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Ring of Life
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Erano circa cinque o sei anni che pensavo di realizzare un Album dedicato alle discipline olistiche, progettato per consentirne l’uso anche da parte degli operatori del settore. Voglio che sia chiaro, “Ring of Life” non è un semplice album di musiche da meditazione. Questo lavoro è il prodotto di
una sintesi fra tutte le mie esperienze musicali e umane, è l’incontro fra mondi musicali antichi e remoti, con la attuale modernità. R. of L. si presenta ad un primo ascolto un Album più pacato, direi quasi “rappacificato” ma senza eccessive rinunce.
Da punto di vista sonoro può risultare utile nelle attività di rilassamento, può essere un buon sottofondo da accostare alle tecniche di massaggio o ad altri tipi di trattamenti olistici.
La scelta del titolo “Ring of Life” cioè l’Anello della Vita, e nata dalla necessità di descrivere il cammino dell’esistenza, intessuto in un grande manto sonoro, un sottofondo e che lascia emergere come protagonista stessa, la Natura. Tutto nasce dalla congiunzione di eventi atmosferici oggi perduti: il brano si apre con il suono di un temporale primaverile da me registrato nel Maggio dell’ormai lontano 1995.
Una congiunzione fra suoni naturali e del tutto ineffabili, una fusione che vuole rappresentare la difficoltà di giungere in questo mondo e allo stesso tempo far comprendere che è l’acqua ad essere la vera protagonista dei giochi. Quindi acqua e paura narrano e descrivono lo stato emotivo che qui viene a rappresentare la “difficoltà”.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese operiamo all’interno dell’energia del Rene, lo Jing, fonte principale della nostra capacità vitale e che, attraverso il Qi, si manifesta.
Proseguendo nel brano, il temporale e le ampie sonorità iniziamo a placarsi trasfigurando l’ambiente precedentemente descritto in un sentiero più agevole e limpido: il vento spazza via le nuvole e introduce “all’energia del Fegato”, rappresentante la gioventù e l’adolescenza.
A circa un terzo del percorso dell’Album si affaccia la fase del “Fuoco” con un incalzare di sonorità e ritmiche leggere, a rappresentare l’Elemento, ovvero la nostra massima capacità “organica”, la massima espressione del nostro organismo e potenziale riproduttivo. Inizia poi la lenta discesa: la vita di un essere umano, come è noto, è divisa in tre stagioni. Gioventù, maturità e vecchiaia. La piena maturità dell’organismo di compie intorno ai 25 / 27 anni. Successivamente l’organismo si avvia verso una lenta discesa, un lento ed inesorabile declino che però verrà compensato dalla sopraggiunta la maturità psichica, la capacità cognitiva e l’interrelazione fra tutte le esperienze: questo renderà la persona salda e credibile.
Per ultima, se il cammino sarà stato corretto e condotto con la necessaria attenzione, arriverà la saggezza. Questa dimensione del cammino umano viene narrata e musicalmente risolta evocando la semplicità di un campo, dove una dolce brezza (la mente) smuove e fa risuonare campane in Metallo.
L’ultima parte dell’Album ha una durata di circa 25
minuti ed è la parte più “complessa” di tutta l’opera. Il sentiero tende al termine del viaggio che però, alla fine, un termine non rivelerà. In verità, con questa parte dell’album ho inteso chiudere “l’anello” rappresentato nella filosofia Taoista e ben schematizzato nel simbolo del Taiji, percorso che io stesso mi pregio di seguire da ormai tanti anni.
Il tutto viene a mostrarsi con l’immagine impressa di un alba, un sole che si erge dall’orizzonte e illumina la via che, in realtà, è l’ultima fase dell’esistenza (fisica), anche qui rappresentata dal movimento dell’Acqua.
Anche se nel CD non è presente questa sonorità, dal momento che l’acqua viene qui rappresentata come ferma, immota, essa è pronta a rigenerare il suo movimento eterno, circolare, così come si apre nello stesso Album, con suoni naturali e irripetibili, eterni e irrisolti come ogni temporale, come ogni stagione dell’esistenza.
E tutto questo, io lo consegno all’ascolto, lasciando libera l’interpretazione su ciò che vorrei realmente trasmettere.
Billi Marco in alias jarguna